sabato 19 febbraio 2011

Game cookies: il "gusto" della sorpresa (Puntata 1)

Ciao a tutti,
oggi pubblico finalmente la nuova rubrica che ho in programma da un po' di tempo. In questa rubrica estraggo a caso un gioco che non ho ancora finito utilizzando i fortune cookies di backloggery e ne scrivo la recensione, indifferentemente da piattaforma, tipo di gioco ecc ecc. Oggi recensisco Ratchet & Clank: L'altezza non conta, buona lettura!

Premessa

Questo gioco ha fatto questo percorso il giorno che l'ho comprato:
- Esci dalla confezione
- Entra nella psp
- Stacci per due ore
- Entra nel portadischi praticamente per sempre.
Ammetto che forse avevo valutato un po' troppo rapidamente in passato, ma non avevo nemmeno tutti i torti. Come gioco non mi ha entusiasmato granchè, anzi, ha alcune pecche che rovinano un idea di base niente male.

Grafica

Beh, un lavoro non male. I video hanno un'ottima definizione e sono parecchi, questo è certamente un punto a favore del gioco. Ma alcune animazioni sono praticamente indecenti: se si cade nel vuoto Ratchet ad un certo punto cade sul posto, l'onnichiave passa tranquillamente attraverso muri e nemici e diciamo che come grafica ci si poteva anche impegnare un pochino di più. Gli sfondi sono indecenti: alcuni sembrano quasi disegnati.

Audio

Soggettivamente penso che le musiche siano orribili. Ma questa è una mia opinione: oggettivamente si adattano ad ogni situazione e la rappresentano molto bene. Anche il doppiaggio è realizzato molto bene. Ma le musiche comunque mi piacciono poco e niente.

Trama

Sfortunatamente non ho avuto il tempo di finire il gioco, ma quel poco che ho visto non mi ha convinto davvero per niente. La trama è poco chiara dall'inizio alla fine. In ogni video c'è Clank che dice "Ho trovato le coordinate". SEMPRE. E poi si va in un mondo di cui non si sa il nome nè perchè lo si sta visitando. Ci si sposta a ripetizione senza capire il perchè. Quell'accenno di trama che c'è è piuttosto superficiale e gioca pochissimo sulla suspance in quanto tenta di tenere nascoste informazioni che diventano piuttosto ovvie nei filmati.

Gameplay e giocabilità

Ah, arriviamo alle note dolenti (come se quelle sopra citate non lo fossero)! Il gameplay e la giocabilità sono croce e delizia di questo gioco. In particolare la seconda: giocabilità è una parola che non esiste in questo disco. Qui si parla di "frustrazione". Il 90% delle azioni si svolge con una difficoltà estrema, non oso pensare quella della modalità sfida. Fra l'altro è bene comprare sempre le armi messe a disposizioni dai negozi, perchè, anche se non è scritto da nessuna parte che è obbligatorio prenderle, il non averle causerà tanta tanta tanta frustrazione nel giocatore che si ritroverà con situazioni irrisolvibili senza l'oggetto in questione. Mancano i soldi? Affari vostri: prima o poi troverete il modo di guadagnarne abbastanza per procedere avanti col gioco, magari in una maniera lunga e noiosa. I combattimenti coi boss sono lenti e ripetitivi. Bisogna ripetere la tattica che si impara nel giro di 5 minuti almeno 6000 volte per annullare completamente l'energia del vostro avversario. Non è che potete usare quella tattica: O usate quel metodo O morite, sono due le opzioni.
Il gameplay invece è un piccolo isolotto in un mare desolato: è sempre fresco e innovativo grazie all'inserimento continuo di nuove armi. Le armi inoltre si evolvono e possono essere migliorate usando i "Bolt", la valuta del gioco. E poi nei tempi morti si possono affrontare tanti minigiochi per passare il tempo e guadagnare nuove armi e armature. Anche il fatto di poter ottenere diverse armature e poter salire di livello rende il ampio e sempre fresco.

Conclusione

Ricordo che quando comprai questo gioco pensai "Mi hanno parlato bene di Ratchet & Clank. Perchè non provarlo?". Poi l'ho provato, mi sono bloccato e l'ho lasciato perdere. Adesso l'ho ripreso e l'ho riprovato sapendo di essere diventato più bravo nei videogiochi. Sono andato avanti, ma non ho scoperto nulla di nuovo: questo gioco di Ratchet & Clank non mi piace. Non mi piace che sia così complesso, che sia ripetitivo e che non sfrutti tanto il cervello quanto il pulsante X. Avete presente Zelda Twilight Princess? In ogni dungeon si otteneva un nuovo strumento e lo si usava in tante maniere diverse per completare il labirinto. Il concetto di questo gioco dovrebbe essere questo, ma riesce ad essere solo una brutta copia del gioco epico che ho citato sopra: le armi qui vengono usate nella stessa maniera con ripetitività e questo non è per nulla epico e divertente.

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