venerdì 2 luglio 2010

L'inferno a 2 passi

Ciao a tutti,
sono 2 giorni che ho un forte istinto creativo con una storia che continua a tornarmi in mente, quindi ho deciso di metterla finalmente su carta scrivendovi l'introduzione e il primo capitolo, buona lettura!

Introduzione
Eternità

Con passo lento e cadenzato si muoveva lungo la strada.
Alti alberi si ergevano da case che non pulsavano più di vita.
La meta non era lontana.
Inferno.
Forse questo era il destino?
Ognuno si crea il proprio destino.
Ed era questo quello che voleva.

Capitolo 1
Taylor Mc Lelia

"Non ne posso più! Forza, ancora poco e sarò a casa"
Taylor era una donna sui 30 anni. Aveva lunghi capelli castani e occhi verdi. Era magra e alta. La si potrebbe definire una donna attraente. Ma lo stress non la rendeva esattamente attraente in quel momento. "Quella pratica va consegnata ORA! E' già in ritardo e se fosse stata più responsabile signorina Mc Lelia, ora non avremmo problemi! E adesso vada!". Era questo quello che gli aveva urlato il capo più o meno 10 minuti fa. Ma non era colpa sua se non aveva consegnato la pratica, era stata così impegnata... ma forse era solo un modo per evitare la verità. Il suo lavoro non era esattamente soddisfacente. Nessuno le diceva mai grazie. Ma adesso stava tornando a casa. Una bella serata davanti alla tv, con uno scatolo di pasticcini e il telefono all'orecchio era quello che ci voleva per tirarla su.
"Vediamo... in tv sicuramente qualcosa di carino da vedere la trovo. Beh, vedere... non è che vedo tanto con il telefono all'orecchio. Chiamerò Rose, immagino che basterà a scaricare lo stress"
La serratura scattò mentre la porta si apriva. Si prospettava una serata interessante. Beh, interessante come le altre più o meno. Taylor si chiuse la porta alle spalle ed entrò nell'ascensore. "Ma che diavolo è quello? Lo stress mi fa brutti scherzi..."
Taylor aveva visto formarsi un buco nero che si espandeva sul portone che aveva appena chiuso. Non fece in tempo a vedere cosa accadeva perchè le porte dell'ascensore si chiusero davanti a lei. "Oh, bene. Inizio anche a vedere a macchie"
Ma il buco nero non era una macchia scaturita dallo stress di Taylor.
Era reale.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.