lunedì 5 luglio 2010

L'inferno a 2 passi - Capitolo 4

Ciao a tutti,
e continua la storia di Taylor e Altai, oggi il quarto capitolo!

Capitolo 4
Magia

Taylor guardava il libro che si librava a mezz'aria. Il tempo sembrava quasi bloccato. Altai rimaneva a terra svenuto, la gelatina era immobile e Rose continuava a galleggiare nel fluido nero.
"Ti prego Altai, svegliati..."
Era ancora spaventata da quello che le era successo poco prima. L'apparizione del libro l'aveva salvata, ma questo non voleva certo dire che fosse sicuro toccarlo o controllarlo e lei era sola in quella stanza, con l'unica persona che poteva salvarla svenuta.
"Mi sa che sono bloccata. Non mi resta che rischiare. Tanto per oggi ho già rischiato parecchio"
Taylor si avvicinò al libro che continuava a fluttuare nell'aria, con un leggero movimento ondulatorio in alto e in basso. Ma quando fece per toccarlo il libro si aprì di scatto e le pagine iniziarono a ruotare rapidissime. Taylor indietreggiò spaventata mentre davanti a lei una strana forma dorata simile al'incrocio fra un pentacolo, una A e una semiluna si formava con l'inchiostro che usciva dal libro.
"Oddio..."
Sussurrò continuando ad indietreggiare fino a toccare il muro. Con un movimento fulmineo il simbolo le si scagliò addosso. Istintivamente Taylor si coprì la faccia con un braccio e senti un colpo forte sopra. Le sembrò come se delle spine si fossero conficcate dentro il suo braccio. Urlò mentre lo guardava, dove il simbolo le si era impresso. Il libro si chiuse e si depositò sopra un tavolino semi-integro.
"Tocco di Mida"
Queste parole le rimbombarono in testa mentre il simbolo continuava a pungerla.
"Potrei provare a pronunciarlo. In fondo prima il libro è apparso quando ho urlato"
"Tocco di Mida"
Il dito indice della sua mano destra le si illuminò. Rimase sorpresa dal bagliore che emanava.
"Mida era in grado di trasformare le cose in oro col suo tocco. Forse ci riesco anche io. Il fatto che mi preoccupa è la fine che fece Mida".
Taylor si abbasso e provo a sfiorare la melma nera con il suo dito indice. Come acqua che congela di colpo la melma nera inizio a colorarsi d'oro, come se un'onda circolare la trasformasse al suo passaggio. Man mano che la melma nera si trasformava in oro evaporava sparendo nel nulla. Quando tutta la melma fu evaporata Rose cadde a terra con un tonfo.
"Rose! Ti prego dimmi che stai bene!"
Taylor corse verso l'amica distesa per terra e si fermò appena in tempo per ricordare che il suo tocco era pericoloso. Il marchio ora non le faceva più male e stava iniziando a sbiadire.
"E adesso come faccio a "spegnere" il mio dito?"
All'improvviso Taylor ebbe un flashback: "Io sono Altai, angelo dell'oro lucente". Taylor si avvicino alla figura distesa per terra di Altai.
"Se non funziona non me lo perdonerò mai"
Si abbassò e sfiorò Altai col suo dito. Proprio come la gelatina Altai venne improvvisamente ricoperto d'oro dall'onda circolare che si diramava sulla superficie del suo corpo.
"NO! ALTAI!"
Ma Altai era diventato una statua d'oro immobile al suolo.
"Che.. che cosa ho fatto..."
Taylor iniziò ad indietreggiare guardando inorridita la scena. Ma la statua inizio a produrre uno scricchiolo man mano più forte. Dopo poco la superficie della statua si ruppe in tantissimi piccoli pezzi di vetri. Altai si alzò da terra e aprì le ali osservando Taylor.
"Vedo che sei salva e che hai imparato ad usare i tuoi poteri. Beh, sei fortunata ragazza mia"
Taylor era senza parole. Anche pensando a cosa dire non le sarebbe venuto in mente niente. Dopo 30 secondi di tentativi di dire qualcosa d'intelligente ci rinunciò.
"Ok, non sforzarti troppo, vuoi che la tua amica si riprenda, vero?"
Taylor annuì e si avvicinò a Rose.
"Non posso toccarla"
disse mostrando il dito brillante.
"Prova a rilassarti e lascia andare la tua mano. La magia di solito è influenzata pesantemente dalle emozioni"
Lasciando cadere la mano Taylor chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Sentì una piccola scintilla che le scottava il dito. Quando riaprì gli occhi il bagliore era sparito.
"Probabilmente con l'abitudine potrai anche riuscirci senza..."
Ma lei non gli stava dando retta. Si era avvicinata a Rose e le stava controllando la pressione.
"Rose ti prego svegliati..."
Altai si avvicinò a Rose. Disegno nell'aria una runa dalla forma circolare e dai 4 punti cardinali fece partire 4 linee che portavano rispettivamente al cuore, alle braccia e alla testa. Dopodichè fece ruotare la lancia e colpì lo stomaco di Rose. Fu come se il mondo esplodesse davanti agli occhi di Taylor.
"CHE COSA LE HAI FATTO?? ROSE!!"
Le 3 linee assunsero un colore rosso mentre il sangue pareva salire alla runa.
"TU LE STAI ASPIRANDO IL SANGUE!"
"Beh, si, ma..."
"MI HAI USATA COME SCUDO PER ARRIVARE A LEI! SEI UN MOSTRO! NON OSERAI FARLE DEL MALE!"
Taylor sentiva una rabbia inaspettata percorrerla. Con tutta la forza che aveva fece per dare un pugno in faccia ad Altai. 4 lame di un oro che brillava di nero spuntarono dalle sue nocche mentre lei faceva per colpire la faccia di Altai. Questi si appoggiò sulla lancia e la uso come asta per saltarle. Questo non fece altro che innervosire ulteriormente Taylor.
"LASCIALA SUBITO STARE!"
La rabbia la percorreva come un liquido bruciante. Poi si ricordò che lei aveva dei poteri adesso, anche se non li sapeva controllare. Ma quando fece per alzare le mani Altai disegnò una runa a mezz'aria e gliela scaglio contro. La runa ruoto a mezz'aria e le si avvolse intorno alle mani. Come un serpente la bloccò, impedendogli di evocare le sue magie.
"Vuoi stare calma? Se mi trafiggi la tua amica morirà. E poi non riesci ancora a controllare i tuoi poteri. Una vera strega avrebbe respinto la mia runa come una bolla di sapone. Se non l'hai ancora capito sto rinnovando il suo sangue infettato dal liquido nero"
Taylor si sentì improvvisamente in colpa. Cosa le era preso? Non si sarebbe mai comportata così.
"Io..."
"Non c'è bisogno che ti scusi. Ora come ora è la magia che controlla te, e i tuoi poteri vogliono uscire, ecco perchè mi hai attaccato"
Rose inizio a tossire, mentre la runa spariva.
"D-dottore... ho avuto u-un attacco p-penso"
Rose alzò la testa ma quello che aveva davanti non era un ospedale. Era il suo appartamento semi-distrutto. Davanti a lei c'era un angelo brillante con una lancia dorata in mano e per terra c'era la sua migliore amica Taylor legata come un salame con delle lame che le spuntavano dalle nocche di una mano.
"Sono in paradiso? Se questo è il paradiso non è poi così bello. Sei morta anche tu Taylor?"
"Non possiamo tenerglielo nascosto Altai"
"Suppongo di no. Ma ti prendi tu la responsabilità delle conseguenze. E non sei per niente rassicurante con quelle lame che ti spuntano dalla mano".
Dopo le dovute spiegazioni Rose aveva più o meno la stessa reazione di Taylor.
"Tu sei una strega, io la fata turchina e tu un angelo in pratica"
"Rose, ti prego, devi credermi. Hai visto anche tu questa gelatina nera e poi se non fossi in grado di usare la magia non potrei fare... non so... questo"
Uno scintillio dorato apparve dalle mani di Taylor mentre disegnava a mezz'aria un cuore dorato. Soddisfatta del suo lavoro Taylor sorrise. Ma il suo sorriso sparì quando il suo cuore si sciolse a mezz'aria e cadde per terra per poi sparire.
"Guarda, non sono nemmeno in grado di usarli bene"
"Perchè dovrei crederti..."
"Perchè sei la mia unica e migliore amica. E ormai che ci sei dentro anche tu, non posso lasciarti in pericolo. Ti prego, non devi fare un grosso sforzo..."
"E poi sei anche più lucida di Taylor. Lei quando mi ha incontrato è scappata urlando"
"Stai zitto"
Rose tirò un sospiro. Ne andava anche della sua sicurezza in fondo. Non le restava che credere a Taylor.
"E va bene. Ma lo faccio solo perchè mi fido di te"
Taylor si sentiva più sollevata adesso.
"Bene, e adesso dove andiamo? Ci porterai in una base segreta, magari volante e iperattrezzata per scegliere dove andremo adesso?"
"Ma certo che no Taylor. Noi staremo tutti nel tuo appartamento."
"Che cosa??? Ti ricordo che il mio appartamento è stato invaso da un angelo nero che ha distrutto tutto e che può farci tutti fuori, magari mentre dormiamo"
"E io ti ricordo che tu sei una strega e io un angelo e che il tuo appartamento prima era un semplice bettola senza alcuna difesa"
Altai in fondo non aveva tutti i torti. Era ormai l'alba quando i 3 si teletrasportarono grazie al portale caleidoscopico di Altai nell'appartamento di Taylor che teneva stretto a se il libro che le aveva salvato la vita poco prima.
"A cosa ti serve quello?"
"Non so Rose. Ci ha salvato la vita e mi ha dato i poteri che ho adesso. Se non è sparito nel nulla evidentemente servirà a qualcosa. Altai...?"
"Io non ne ho idea. Con tutta probabilità farà riferimento a qualche leggenda di voi umani, magari ben nascosta. Di certo non la troveremo su internet..."
"Alessandro Rasventrow"
disse Rose
"E chi sarebbe?"
chiese Taylor
"E' lo scienziato studioso di mitologia e paranormale più famoso del mondo. Si dice lavori per area 51. L'unico che può consultarlo oltre agli ufficiali di quel posto è il presidente degli Stati Uniti"
" E tu come sai queste cose?"
rispose Taylor stupita
"Non sei l'unica che non ha niente da fare tutto il giorno!"
Taylor sorrise. Era una delle poche volte che aveva sorriso quella giornata.
"Allora sappiamo da chi andare... ma come...?"
Altai si coprì la faccia con una mano.
"Te lo ripeterò un'ultima volta Taylor. Io sono un angelo e tu una strega, compreso??"
"Non c'è bisogno che tu sia così scortese sai?"
"E non c'è nemmeno bisogno che tu sia così ottusa!"
"Ma come ti permetti! Se non fosse stato per me ora non saremmo nemmeno qui!"
"Se fosse stato per te adesso io starei penzolando sanguinante sopra una delle tue lame!"
Rose chiuse gli occhi mentre si passava la mano sulla fronte. Sembrava che le cose non si sarebbero risolte molto presto.


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