martedì 6 luglio 2010

L'inferno a 2 passi - Capitolo 5

Ciao a tutti,
anche oggi vi scrivo un altro capitolo della storia che sto scrivendo! Ringrazio in anticipo Mange che mi sta creando le illustrazioni per i primi 4 capitoli, mentre Insanity le creerà da questo capitolo in poi!

Capitolo 5
Area 51

Taylor era seduta davanti alla finestra del salotto magicamente riparato. Ci aveva pensato Altai con i suoi strani simboli. Effettivamente si chiedeva come mai i suoi vicini non avessero ancora sporto reclamo per tutto il rumore che faceva.
"Non riesci a dormire?"
"E come potrei?"
Rose le si era avvicinata e si era seduta affianco a lei sul divano.
"Sei sicura che stiamo facendo la cosa giusta?"
"Non posso farne a meno. Sono posseduta da degli incantesimi, sono ricercata da delle entità oscure e un angelo abita in casa mia. Pensi davvero che ignorare tutto questo mi gioverebbe?"
"Hai ragione... ma non sei spaventata?"
"Si. E tanto. Così tante cose mi si sono rivelate all'improvviso e io non sono esattamente la donna coraggiosa che "stanno cercando". Io sono Taylor, una ragazza che ha già una certa età e che vuole vivere una vita normale. Per me non è per niente semplice. E nemmeno per te immagino"
"Già"
Le due rimasero a guardare la finestra in silenzio.
Erano le 8 quando Altai entro nel salotto volando lentamente. Le 2 ragazze si erano addormentate.
"Vediamo se riesco a svegliarle senza spaventarle..."
"Taylor..."
"AAAAHHH!!"
Taylor si svegliò di soprassalto con le mani che le brillavano. Quando vide Altai spense le mani con aria sollevata. Altai scrollò le spalle mentre Rose si svegliava con più calma.
"Va bene... dopo colazione il nostro obiettivo è l'area 51. Dobbiamo portare via il professore e non sarà semplice. Ma state tranquille, ho un piano"
"Stiamo fresche..."
Sussurrò Taylor all'orecchio di Rose
"Guarda che ti ho sentito"
Disse Altai con sguardo seccato.
Erano le 9 mentre una grossa jeep militare si fermava in una zona non ben identificata del globo terrestre. Era una zona desertica. Davanti a loro si celava un'enorme duna. Dalla Limousine scesero il presidente Obama, sua moglie e una guardia del corpo. I 3 si avvicinarono alla duna e il presidente poggiò la sua mano sopra la duna. Una bagliore di luce apparì mentre una cabina di un metallo sconosciuto appariva senza alcun rumore da sotto la sabbia. I 3 entrarono dentro la cabina, che si chiuse e iniziò a scendere rapidamente.
"Ok, il piano procede perfettamente. Taylor, mantieni la calma, Rose, tu rimani naturale"
Sussurrò il presidente sottovoce.
Quando davanti a loro si aprì la porta Taylor rimase quasi senza fiato. Un enorme bunker sotterraneo si stendeva davanti a loro. Un ufficiale si avvicinò a loro.
"Buongiorno Signor Presidente, e buongiorno anche a voi Signora. Ero stato avvisato del vostro arrivo. Vuole incontrare il dottor Rasventrow, no? La accompagno nel suo ufficio"
Mentre i 3 avanzavano, scenari sempre più incredibili e a volte orribili si stagliavano davanti ai loro occhi. Persone dall'aspetto strano che parlavano con scienziati, mostri che scivolano in gabbie, persone che facevano levitare oggetti a mezz'aria o li spezzavano indicandoli sotto l'osservazione di scienziati che prendevano appunti. Dopo poco i 3 si ritrovarono davanti ad una porta.
"Torno al mio lavoro Signor Presidente. Il dottore sarà da lei fra poco. Buona giornata"
Il presidente e sua moglie si sedettero su due sedie, mentre la guardia rimase in piedi. Dopo poco un giovane sui 30 anni entrò dentro la stanza.
"Buongiorno, cosa posso fare per voi?"
"Stiamo aspettando il signor Rasventrow"
Il giovane rimase un po' stupito e disse
"Signor presidente, sono io il signor Rasventrow!"
Con lo sguardo interdetto il presidente continuo
"Ah... si! Certo! Che sbadato che sono! Mi scusi, sono un po' distratto questa mattina. Le volevo fare una domanda..."
"Si mi dica.."
"Io..."
Ma il Presidente non fece in tempo a finire la frase che una voce proveniente da degli antoparlanti disse:
"Attenzione, innescare il modulo di sicurezza, sono stati rilevati degli intrusi all'interno della base!"
"Signor Presidente, potrebbe essere pericoloso rimanere qui, esca dalla base!"
"Si, ha ragione... la prego di venire con me per fa..."
La porta venne scardinata mentre degli ufficiali entravano nell'ufficio del dottore e puntavano la pistola contro il presidente:
"QUELLO NON E' IL PRESIDENTE! MIRATE..."
Il presidente porse la mano in avanti e riassunse il suo vero aspetto, quello di Altai. Inizio a ruotare la sua lancia davanti a se.
"Fuoco!"
Disse con fare ironico, mentre i proiettili venivano tutti bloccati, spezzati e deviati dalla lancia rotante
"E' intoccabile! Mirate alle ragazze!"
Con la sparizione del travestimento di Altai, anche quelli di Taylor e di Rose erano svaniti. Mentre alcuni dei militari ruotavano le pistole per mirare a Taylor lei fece un gesto con le mani che le si accesero, come se stesse cercando di sollevare qualcosa. Davanti a lei apparve un muro di oro puro pesante che parava i colpi. Rose si aggrappò all'amica sapendo che era l'idea migliore.
"Taylor, la situazione si sta complicando... AAAAHHH!!"
Altai si accasciò a terra mentre il dottore ritirava il pugnale di colore nero e rosso sangue che aveva appena conficcato nell'ala destra di Altai che stava iniziando a rattrappirsi e a perdere tantissimo sangue dorato. Fu come se l'immagine si fosse rotta davanti a Taylor. Era furiosa.
"ALTAI!"
Quando urlò il muro spari e una violenta onda d'urto si produsse intorno a lei. Tutti i soldati nella stanza vennero sbattuti contro il muro, compreso il dottore.
"COSA GLI AVETE FATTO!"
Gli occhi di Taylor si accesero di una luce dorata, persino Rose la lasciò andare spaventata.
"PAGHERETE PER QUELLO CHE AVETE FATTO!"
Taylor stese le braccia lateralmente e chiuse gli occhi mentre si sollevava lentamente a mezz'aria. I suoi vestiti si stavano sciogliendo, sotituiti da un vestito da sera meraviglioso, fatto d'oro liquido brillante, lungo fino alle caviglie. Si trovava ad un metro da terra e brillava di una luce spettrale mentre i soldati intorno e lo stesso professore la guardavano terrorizzati.
"TAYLOR!!!"
"AAAAAHHHHHHHHH!!"
Il professore, Altai e Rose si erano sollevati da terra, erano stati circondati ognuno da una sfera di un oro traslucido e adesso ruotavano intorno a Taylor, a mezz'aria.
Il muro della stanza esplose letteralmente. Taylor entrò sempre fluttuando lentissima a mezz'aria con le braccia distese orizzontalmente. Abbasso le braccia e aprì gli occhi. Davanti a lei si stagliava di nuovo il salone.
"Codice rosso: un'entità sconosciuta sta prendendo il possesso dell'area. Usare tutte le armi a disposizione, ripeto.."
Taylor si girò, osservò i 12 antoparlanti ai lati della sala e poi li indicò ad uno ad uno. Questi esplosero tutti uno dopo l'altro. Una schiera di militari arrivo e iniziò a spararla con le mitragliatrici, ma le sfere dorate che proteggevano il dottore e i 2 amici paravano ogni singolo proiettile. Taylor iniziò a disegnare simboli a mezz'aria e poi a scagliarli via con una mano. Questi volavano nella direzione che aveva indicato e poi esplodevano trasformando in oro tutto quello che era coinvolto nell'esplosione. Una enorme lente apparve al posto del centro del soffitto del bunker, mentre un gigantesco macchinario da guerra volante le si fermava davanti. Sopra la duna che nascondeva area 51 un enorme assetto di specchi, circa un milione, si stava sollevando dalla sabbia, puntando tutta la luce solare contro la lente. La lente puntò la luce contro il macchinario, che estrasse un enorme cannone che inizio a brillare e a riscaldarsi. Taylor tracciò una spirale a mezz'aria e poi aprì le braccia di scatto. 3 enormi sfere spinate le apparvero intorno. Queste si schiantarono tutte contemporaneamente contro il macchinario, che subì gravissimi danni. Il cannone ruotò per il colpo e si diresse verso un lato della base. Un enorme raggio di colore blu partì in quella direzione. Scioglieva tutto quello a cui si avvicinava. Quando arrivò al lato dell'enorme salone un enorme esplosione si formò, simile ad una nucleare. Ma solo un'onda d'aria investì Taylor. Taylor, sempre impassibile, puntò i palmi delle mani contro la macchina che si stava autoriparando e questa si dorò improvvisamente. Dopodichè si sciolse e assunse una forma quadrata e la parte centrale si ruppe come vetro, aprendo un portale caleidoscopico. Taylor ci entrò con le tre sfere che la circondavano. Quando Taylor fu entrata il portale si chiuse e la megacornice che circondava il portale si ruppe in miliardi di aghi d'oro che volarono ovunque nella base come scintille dorate e mortali.
Il portale si riaprì su un'isola disabitata dell'oceano pacifico, più precisamente sulla battigia. Taylor atterrò sulla spiaggia e le 3 sere si aprirono affianco a lei. Lei cadde per terra svenuta mentre i suoi vestiti ritornavano completamente normali. Il simbolo sul suo braccio era totalmente sparito.


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